venerdì 31 luglio 2009

La Manu nella Casa, nella Piccola Città

La Manu stamattina ha finalmente chiesto cosa sarebbe stato di lei. "Ti ricicliamo con l'umido, come se no?" Questa la garbata risposta della sua interlocutrice, prima di strapparsi le vesti e piangere sulle nefande conseguenze della crisi sul proprio shopping nelle boutique di fiducia. "Una bella botta!". Con un'uscita alla Rossella O'Hara laManu ha annunciato dalla porta: "Domani è un altro giorno". E un altro posto (avrebbe detto Eros). E un altro post. E un'altra vita. Nella biblioteca della città a fianco la Piccola Città. Sempre che non arrivi un'orfana a rubarle il posto nel pubblico;)

Stranamente laManu l'ha vissuta male. Sarà che stamattina il Gran Visir di tutti i pendolari la ha fatto notare che stava appoggiando il piede sul sedile. Messa in dubbio nella propria professionalità, ci sta. Ma nel proprio pendolarismo...

mercoledì 29 luglio 2009

Età biologica, età mentale: il grande gioco dell'estate

La Manu è andata in vacanza con i suoi, e sulla nave ha letto Amore 14 con avidità. La Manu ha ricevuto un braccialetto con collana di smarties in plastica dal suo fidanzatino, vero must dell'estate 2009, che aveva visto in una vetrina e desiderava tanto. La Manu mangia solo un cibo per stagione, sempre lo stesso, fino a non poterne più.

Partendo da queste premesse, quanti anni ha La Manu?

martedì 28 luglio 2009

Qui una volta era tutta campagna...

C: "Ma allora, dov'è che andate in vacanza?"
LM: "Mah, non sappiamo... il mio fidanzatino penso che lavori... "
C: "Da dove viene questo impulso all'auto-mortificazione? Mi sembra che stiate un passo indietro dalla vita, per paura di venirne travolti.... (libera parafrasi della Manu, ndr. Il concetto veniva espresso con modalità assai più discutibili da parte di un purista della lingua, oltre che del lusso)
LM: "Mah, non parlerei di mortificazione... (tentando di smorzare la serietà dell'analisi sociologica con un pò di colore interculturale) siamo come i giovani cinesi appena immigrati, tutti laboratorio e macchina da cucire:)"
C. "Sarà, ma non vi divertite proprio mai?"

La Manu si diverte a forza di non sense col Fratellino, il Fidanzato Aziendale e il Sapo. Ironizza sul Consiglio Comunale, sulla Piccola Città, sul Contesto macroeconomico, ma sopratutto sulla propria vita e su quelle dei pochi intimi. LaManu si diverte quando si trova simpatica, principalmente. Una modalità forse un pò onanistica di "godersi la vita"? Intendeva questo, la cara C.? Condannare gli eccessi egoistici in cui cade LaManu, che pure evita di comprare troppe scarpe, i voli intercontinentali causa Co2, e l'update periodico del guardaroba? O forse la cara C. si chiedeva le radici, che risiedono senza dubbio in un'educazione catto-calvinista e nella mortificazione della carne, della mancata (per ora) tessera della Manu nella più bella palestra della Piccola Città?

Giro ai miei venticinque lettori (brivido di piacere nella citazione) la domanda: si divertirà la Manu, oppure noi che le vogliamo bene dovremmo essere preoccupati per lei?

lunedì 27 luglio 2009

Come si cambia (per non morire? per amore?)

La Manu e il Sapo nel wend si sono dedicati al grande gioco dell'estate della Manu Archivista (cui si dedica dalla più tenera età): prendi una stanza, e mettila in ordine. Muovendo i mobili, buttando vecchie carte, disseppellendo ricordi - e conseguenti malinconie e rimpianti. Novella emula di Tiziano Ferro la Manu ha capito che risiede nel perdono la chiave della dimenticanza, e di riflesso nel non perdono la sua memoria prodigiosa, e il suo costante senso di colpa verso persone, cose, avvenimenti del passato.
La Manu archivista e redattrice di interminabili elenchi puntati su foglietti gialli, fa il paio con la new entry Manu animata da oscuri presagi di morte. Manu che teme il proliferare di cellule tumorali - salvo non fare nulla per verificarne la presenza o meglio (§^_^§) l'assenza - Manu che in autostrada visualizza incidenti, Manu che salendo sulla prestigiosa crociera al viaggio inaugurale aveva in mente le sette lettere della parola TITANIC.
La Manu che per fortuna che c'è il Sapo, e da preoccuparsi per la biancheria ingiallita o ridotta di dimensioni, per i vigili urbani che si sentono soli e lo chiamano in piena notte, per la spesa che in frigo non c'è mai niente salvo il Martini. La Manu che per fortuna a novembre c'è di nuovo da cambiare lavoro, almeno può gettare il cuore e le energie oltre l'ostacolo, e non implodere.

giovedì 23 luglio 2009

Cos'hai fatto al Sapo

"Come hai potuto, in soli 4 anni, trasformare un rivoluzionario con fascetta della bandiera della pace in un travet in bilico tra tre lavori? Uno dalla vita spericolata, che fumava due pacchetti di sigarette al giorno (giorno che non cominciava mai prima delle 11, ndr) in un pendolare camera-cameretta, che viene a letto alle 23 e si alza alle 7,30 - mitigato anche l'antico chiasso metallaro della sveglia sul cellulare? Un giovane di grandi speranze e rosee prospettive in un tardoadolescente dai capelli a scodella tagliati in casa che sogna la fine di agosto e il relax al mare, magari provando l'innominabile all inclusive? E come è possibile che sia disposto anche a passare mondanissime serate nella Piccola Città, tra le teleserie di culto e lo strucio davanti alle vetrine chiuse? Manu, cos'hai fatto a nostro figlio?". (Questo l'incubo della Manu a pranzo dai suoceri. Che un giorno, brandendo il coltello della lasagna, tirino fuori questa scomoda verità).

lunedì 6 luglio 2009

La de-crescenza

I dialoghi della Pausa Pranzo:
C: "capisci, è così, c'è la crisi, dobbiamo capire che contratto possiamo fare... "
LM: "Mah, è senz'altro così - fissandosi le unghie dei piedi nel sandalo-schiava (nomen/omen) -del resto, c'è la crisi..."
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C: "beh, allora, dove vai in vacanza?"
LM: "Non so, una mia amica dice Le Azzorre..."
C: "Mah... belle eh, forse un pò selvagge... cos'è che ci vai a fare?"
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C: "Cos'hai fatto nel fine settimana?"
LM: "Mah, ho scritto, ho dato le ripetizioni... "
C: "E il tuo fidanzatino?"
LM: "Ha scritto"
C: "E lui, in vacanza?"
LM: "Mah, ci piacerebbe fare qualcosa ma non sappiamo... non che nella Piccola Città d'estate accadano eventi destinati a sconvolgere il mondo, ma il suo contratto non prevede ferie, e non so se avrà modo di venire via... "
C: "Certo che sei circondata da gente che lavora sempre... (Accortasi della gaffe) Però, anche tu, mi sembra che lavori..."
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C: "Allora, cosa compri ai saldi?"
LM: "Mah, niente... sai, noi crediamo nella decrescita, nel non consumare più di un pianeta a testa, nel risparmio, nel comprare solo se e quando butto via qualcosa..."
C: "Però facendo così si fermano i consumi e il PIL non riparte..."
LM: "... C'è tutta una filosofia, che ha anche a che fare con lo scambio del tempo, la donazione, l'autoproduzione - non che io possa darmi alla tessitura..."
C: "I tempi sono cambiati, però non mi sembra il massimo se vuoi fare il tuo lavoro..."

LM (nell'intimità del suo retrocranio): "Infatti io voglio fare l'asceta, e non diventare mai ricca, e stare chiusa tutto il giorno sopra una colonna - che è lo stesso che stare tutto il giorno in un ufficio, ma almeno non c'è l'aria condizionata e le colleghe che litigano perchè ciascuna ha una termoregolazione differente - quantomeno la sera, quando scendo dalla mia colonna dove posso portare i libri della biblioteca della Piccola Città e fare correre gli occhi sulle linee invece che le dita sui tasti, non rischio la vita, non faccio tardi per colpa di poveri anziani suicidi cui posso continuare a pensare col rispetto dovuto a chi sceglie una tratta ferroviaria per il gesto estremo, nonostante abbia maturato diritto ad una pensione - che dev'essere il grado zero della disperazione - e quando arrivo a casa non mi addormento disfatta su qualunque superficie, ammazzando in un colpo solo la vitalità degli "enta" residui e l'esistenza di una coppia".