venerdì 9 dicembre 2011

b come belve

LM ha sacrificato il tempo libero de IS all'approfondire la conoscenza con una coppia con figlia. Che poi il sostantivo è riduttivo, non dando chiara l'immagine del futuro che ha in un istante squarciato il velo di gelatina di zucchero d'uva (niente è lasciato al caso in questa frase, ndr) in cui vivono i nostri eroi. Trattavasi del filmino domestico di una bambina di 4 anni circa, somigliantissima a mamma e papà - con la grazia di entrambi, potrebbero insinuare i più maligni tra i miei 25 lettori - che reggendo uno sgabello ikea o calligaris di seconda mano e una lunga frusta di pelle - nn essendo stata convertita al veganesimo da alcuno degli strani amici di mamma - tiene in scacco i due poveretti che l'hanno messa al mondo. Recandole invero enorme dispiacere, in uno spazio contingentato da regole e presenze terze. Mentre tutto quello che lei voleva era, semplicemente, essere lasciata in pace a distruggere ciò che più le aggradava.

mercoledì 23 novembre 2011

Il senso della Manu per la neve

A me piace andare a piedi qdo fa freddo/ senti il freddo nella faccia/ e il caldo nel cappotto

martedì 22 novembre 2011

Il senso sociale della Manu e del Sapo

LM e IS hanno compilato tempestivamente il questionario generale della popolazione. Non già per timore dell'orrida pena pecuniaria, nè perchè avevano ricevuto la versione breve -completata una volta chiarito che sono italiani per nascita e possiedono alti titoli di studio (IS: "ma come non si prevede: laurea o cultura equivalente? sgrunf!") ma per senso civico. Rispondendo a domande banali e impersonali, seppur poste da un soggetto (statale)distante ma che dovrebbe conoscerli.
Orbene, di questi tempi soggetti vicini e lontani, ma che simmetricamente dovrebbero conoscerli, almeno un pò, e oltre ai natali conoscerne l'ottocentesca ritrosia e il rossore che imporpora le guance (LM) o il gusto per la risposta brusca, secca, spiazzante (IS) pongono in maniera altrettanto banale e impersonale una domanda assai più delicata, legata a eventuali eredi dei nuovi 55 mq arredati svedesi e del cognome così genuinamente padano (a chi piaccia la dizione). Ma anche alla tempistica di smistamento prevista per la pratica.
LM e IS sperano di essere ancora in grado riconoscere chi ci tenga davvero a loro e chi invece voglia solo aggiornare un grosso file con le modifiche sopravvenute all'umanità_rev.n (data, ora). Ma consiglierebbero (se mai sapesse l'indirizzo e qdi passasse di qui) chi preferisca, anche solo per brevità, evitare di addentrarsi mani e piedi nel ginepraio delle loro convinzioni più profonde (che spaziano dalla legge 40 al riconoscimento giuridico della religione cattolica nelle scuole di stato) a non porre la domanda.
Ai più fortunati risponderebbe LM con i suoi saggi sull'importanza della completezza della cartella clinica - per i profani: Muco, questo sconosciuto. E vorrei che rimanesse tale!
Ai meno, IS. E ripeto, sarebbero davvero, poco fortunati.

giovedì 17 novembre 2011

L'obbligo di santificare le feste

La vita delSapo e dellaManu procede nella consueta s(t)olida melassa. Per ovviare alla quale anche le consuete armi delSapo (darsi tanto malato alle feste con gli amici della Manu da doversi prescrivere una bottiglia di vermentino - rimedio omeopatico per il mal di testa, ndr; cattiverie gratuite contro le bizzarre abitudini della Famiglia Cuore - cfr. pasta 50 gr, carne 40 gr, verdure a volontà anche dopo pomeriggi interi dedicati al facchinaggio "Che c'è, IS, non hai fame?" "No signora, aspetto la cena, non vorrei rovinarmi l'appetito con l'antipasto"; crudeli insinuazioni circa l'inettitudine domestica della scrivente "Non so se lo sai ma dall'ultima volta che hai lavato i piatti hanno inventato il detersivo liquido per stoviglie") risultano stancamente spuntate. Non possiamo lasciare che i nostri giorni scorrano uno uguale all'altro, cinguettando di grammatica in frasi tipo: "Come sei bello" "Anche tu" "No, al massimo sei bella" "Allora... come sei autorevole" "Tu di più" mentre intorno alla Piccola Città si consumano delitti, maturano crisi di governo e si allargano le forbici dello spread ("Non si dice la forbice", feat. IlSapo). Qui scatta la soluzione. Ogni giorno, nello speciale calendario dei nostri AntiEroi, riceverà una menzione speciale: ogni giorno avrà il suo santo. Ma poichè dai Sapini regna solido il Dubbio, si tratterà di dedicazioni che nascono dalla Storia. Comune. Ad esempio: 7 novembre San Controllore di Autonoleggi di Furgoni che hai creduto alla nostra buona fede - non per nulla non eri italiano - e non ci hai accreditato tutto il fascione che non avevamo danneggiato noi. 16 novembre: san Inventore della Donazione del plasma umano, cui corrisponde una giornata di riposo dalla traM traM per LM e quindi un pranzetto con IS 17 novembre: San Ascensorista che non ci farai pagare l'ascensore bloccato dalle nostre porte che andavano incontro al taglio legno in una nota catena del fai-da-te...

martedì 4 ottobre 2011

Pro (e contro)

A che serve questo agitarsi sotto il cielo, chiedeva un filosofo dalle pagine di un volume assai diffuso nei licei della Piccola Città ai tempi della Manu studentessa e in quelli, successivi, del Sapo scioperato? Lamanu, che per lungo tempo ha creduto di dover inseguire obiettivi di carriera di chiara matrice freudiana, sorpassati dalla contrattualistica vigente e dalla percezione diffusa dell'amenità del suo pezzo di carta (ottimo per il salotto, per carità, signora mia, un gran bel pezzo di carta), in seguito aveva preso a pensare che bastasse cercare di rendere il mondo un posto migliore, rendendo più sorridenti, almeno alla vista (la vita è uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo, diceva negli stessi anni un'agenda in voga negli stessi licei), le giornate di coloro che incontrava. Si sta oggi chiedendo (meglio tardi che mai, potranno pensare i suoi 25 lettori) se non sia il caso di rileggere la sua intenzione in una chiave più cosmica. LM, che sempre al liceo - i punti in comune tra l'adolescenza e questo settembre 2011 si sprecano, ndr - sognava di diventare presidente della repubblica oggi si chiede se basterà, dalle pagine di questo blog di diffusione non esattamente capillare, esecrare pubblicamente gli errori di grammatica italiana che incontra nei manifesti pubblicitari della MMetropoli. Per cominciare da una catena di palestre a lei nota, presente anche nella piccola città: non un oasi di benessere, ma un'oasi. Basterà?

lunedì 3 ottobre 2011

Senso e sensibilità

oggi non è giornata e lamanu si è fatta un bel pianto davanti al pc, uno di quelli che non le capitava da anni (2001, lasciata dal primo fidanzatino, brillante PhD e zero skill sociali). Sarà che ha finalmente (congratulazioni!) realizzato che il capitale circolante è il vero metro di misura degli individui, nella nostra società, e di averne meno dell'immagine che ha di sè stessa. Sarà che deve litigare sempre, con la Famiglia Cuore, per affermare il semplice esercizio di una prospettiva leggermente, solo leggermente e sempre in punta di piedi, più convessa sulla realtà, e si sente stanca. Sarà che da tempo le sembra di avere smarrito il senso, e che le sembra, da non altrettanto tempo, che varrebbe la pena partire per un viaggio e stare via un anno intero, e girare il mondo, e dopo, solo dopo, potrebbe valere la pena tornare su un treno con le cimici, per andare nella MMetropoli dove se ti senti male nessuno ti chiede come stai, per riservatezza, al massimo vanno a riferirlo all'addetto di stazione, per andare a sedersi e guardare un PC e negoziare con individui che solo per caso, nemmeno per coincidenza anagrafica come capitava al liceo, dividono con te le otto ore migliori della tua giornata, quelle in cui c'è fuori il sole.

lunedì 5 settembre 2011

Tornati dal Nuovo Mondo

Dove IlSapo ha preso una decisione corretta, che LaManu all'inizio ha subito e di cui poi lo ha ringraziato. Dove IlSapo ha scoperto di non avere più paura di volare, ancora solo dell'altezza e dei topi. Dove LaManu ha sognato quasi ogni notte, con drammatica ciclicità, altre vite, passate e future. per poi tornare nella Piccola Città a mordere il byte con rinnovata serenità, sognando solo il più rassicurante e sereno presente.

giovedì 28 luglio 2011

Successi, insuccessi, vita vera

LM trascrive il suo oroscopo di ieri: "Il tempo passa inesorabile e voi vi accorgete di non aver fatto nella vita tt quello che avreste voluto, di aver accantonato molte aspirazioni: STATE TRANQUILLI; E' NORMALE CHE SIA COSI' (chicca finale) l'importante è non smettere mai di sognare".
A quel punto LM, imbottigliata sulle linee cittadine dei mezzi metropolitani sarebbe volentieri tornata a casa e fatto un biglietto sola andata per la Nuova Zelanda. Invece no, il senso del dovere instillatole dalla Famiglai cuore ha fatto sì che andasse in ufficio e lavorasse anche alacremente. Ma con un leggero peso al costato sinistro. Il soffio al cuore diagnosticatole dal medico della palestra, cosa credevano i suoi amati 25 (cit) lettori?

venerdì 15 luglio 2011

Devi avere 13 anni per accedere a questo servizio

Così accolse LM questa mattina il suo proprio blog, ricordando forse che - romantica vero? - aprì l'account con la data in cui conobbe il Sapo, e al motore pare pertanto che abbia quasi sei anni...
Invece è nella trentina (non nel Trentino, ndr) e il suo incoscio glielo ricorda quasi ogni notte. Con sogni di passati sempre più lontani, frammenti di memoria che non sapeva di avere, storie e persone dimenticate, il dettaglio delle labbra di suo nonno, mancato 10 anni fa, con corredo di sentimenti rimossi, forse repressi, forse del tutto ignoti al consapevole.
Forse è l'età che avanza, la maturità forzata imposta dal matrimonio, oppure è l'alcool. Sono gli aperitivi che scorrono a fiumi sulle sere d'estate della Piccola Città, lavando via le sinapsi recenti. Lasciando sola laManu dell'università, dei suoi primi lavori, dei fidanzatini adolescenti (non il Sapo di quando lo conobbe, ndr2) e perfino i fantasmi dei natali passati con la Famiglia Cuore. Ma sopratutto gli anni di mezzo. In cui LM era troppo impegnata a vivere per scriverli, e forse perfino per ricordarli. Un cassetto si è aperto, e (insolitamente) non è la solita carta, quella che ne tracima.

martedì 7 giugno 2011

Ponte in casa IS+LM

La prima notizia, è che nel wend, nel cortile, hanno avuto una papera in visita. Una parente, evidentemente, ma di quelle alla lontana. Che alla notizia del matrimonio è rimasta afona. La paperella afona in visita nel centro della Piccola Città ha molto rallegrato i nostri conviventi.

La seconda è che se LaManu, davanti ad un film emozionante per DVD piange, ilSapo la guarda e si dispera. E un omone 184*95 (approx) con barba e fisico del giocatore di rugby si commuove davanti ad un film, è davvero difficile non rimanerne colpiti.

La terza è che IS e LM vanno DAVVERO in trasferta oltreoceano quest'estate. Estenuante (neanche tanto) la negoziazione, interessante l'esito: "Ma poi per tanto tempo un volo così lungo non lo facciamo più, vero?" ma anche "E io cosa faccio nelle otto ore di aereo?". Risposta plausibile A: "Dormi, amore, e no, non ti porto più così lontano dalla Piccola Città". Alternativa B: "Io dormo, tu mangi?" e "Il prossimo viaggio lo facciamo in nave, magari se vogliamo tornare negli States, un cargo, come chi partiva dalla Piccola Città cent'anni fa". Una viaggio commemorativo, magari per portare in tournee il nuovo sindaco.

mercoledì 1 giugno 2011

Finita, finita, non ancora finita, quasi finita

LaManu e ilSapo stanno per avere una laurea in due, grazie alle ferree regole della statistica. laManu infatti vorrebbe una seconda laurea (sempre in amenità, come la prima, ndr). Ieri è tornata all'Università. Le hanno fatto impressione (non pervenuto se positiva o negativa) i gruppi di studio nel corridoio, l'attesa per il ricevimento del docente, quel senso di smarrimento visibile sui volti di chi prepari la tesi, l'ingenuità delle (tesi) stesse. Ha capito di essere cresciuta da molti punti di vista in questi anni di distanza dall'Istituzione. Ma anche che è sempre bello ritrovare una vecchia amica...

mercoledì 11 maggio 2011

Un giorno...

Un giorno camberà questa routine (?) fatta di rincorse matte a politici non da meno, cene talmente radicali e frettolose da rivoluzionare lo stesso concetto di fast food e diventare flash mob, aperitivi elettorali e birre coi colleghi e incontri in piazza conditi di citazioni, letture incrociate e spunti polemici col giornale avversario. Un giorno finirà la campagna elettorale, avremo vincitori e vinti, conteremo i lastricati sull'asfalto della Piccola Città. Solo una cosa vorremmo che rimanesse, eredità di un momento storico in cui vedersi equivale a incrociarsi fuori da un comizio: sentire suonare la sveglia, puntare altri 10 minuti, riaddormentarsi abbracciati, svegliarsi, puntarne ancora 5, abbracciarsi di nuovo. LM che va in ufficio, e IS che viene svegliato, mezz'ora dopo, da un candidato sindaco: questo può cambiare. Yes, we can.

venerdì 29 aprile 2011

La setticemia

LaManu, come le accade ciclicamente, ha un ascesso. Con la faccia tumefatta, la schiena a pezzi di chi dorme male (ma inizia sempre prima, ndr) e il consueto abbigliamento quattro stagioni, che consiste di strati numerosi quanto le otturazioni successive in ciascun dente e parimenti di antica datazione, si è presentata dall'apprendista dentista che il suo fornitore le ha riservato. Trattavasi di un giovanotto appena laureato, dopo avere probabilmente esercitato per un ventennio la professione sebbene con titolo di studio inferiore, che mentre le curava i canali candidamente dichiarava di temere di averle lasciato un pezzo di strumento in bocca.
Nè, a rasserenarla bastava la successiva e accurata misurazione da lui svolta circa l'effettiva dimensione dello strumento stesso.
LaManu vuole approfittare della rete per un appello, in casi di setticemia acuta: opere di bene sì, ma anche qualche fiore. Una poesia sulla lapide, o uno spiritoso "Ti aspetto" rivolto al visitatore (!). Prefiche, al funerale, che declamino versi. "Pianto Antico", su tutte, ma anche Saba, Ungaretti, Montale, Catullo. E lettura di quotidiani, specie quegli articoli che piacciono solo agli addetti ai lavori. Che per tutta la vita avrebbe voluto parlassero di lei, non solo a lei.

martedì 19 aprile 2011

L'eroe del giorno

L'eroe di oggi della Manu è un ventenne bene, forse un pò timido. Lo ha incontrato alla fermata della metropolitana della metropoli, lo dice la parola stessa. Era schiacciato dai competitor, che a loro vantaggio avevano maggiore padronanza della zona, della lingua franca del posto, e un prodotto più spendibile. E lui stava lì, a incassare rifiuti su rifiuti. Una cosa così, fermare la gente per strada, la fai solo nascosta da un taccuino (cit) o animato da vera passione. Lui vendeva Lotta Comunista, mentre due latini regalavano la free-press ai pendolari. Chapeau. A meno che, Signora Mia si sa che la metropoli non è la Piccola Città e se le inventano tutte pur di farsi notare, non fosse un'installazione. Titolo: Amministrative 2011.

IlSapo nel suo piccolo concorre allo stesso contest. Ne esce meglio sui competitor, ma meno sereno. Molto meno timido.

mercoledì 30 marzo 2011

L'amico speciale del Sapo

IS ha un migliore amichetto. Come all'asilo, si scambiano segreti parlandosi da pochi centimetri, cercano in tasca avanzi di caramelle, pezzetti di carta, frasi sul cellulare e se le mostrano, ridendo piano. Quando un altro adulto si avvicina, si separano quasi imbarazzati, ma appena questi si volta (La Manu, ndr) tornano a farsi pissipissi, a raccontarsi le giornate, a gioire degli interessi comuni (che come per ogni maschio tre(..)enne sono i trenini e le biciclette) a ridere sottovoce dandosi di gomito: Hai visto quello, e l'altro? Hanno anche una lingua comune, incomprensibile al mondo, e passano le giornate a scrivere e cancellare sulla lavagnetta dell'amico. Ovvio che LaManu si preoccupi: tenersi per mano, lo fanno, ma siamo certi che guardino a sinistra e anche a destra prima di attraversare la strada?

lunedì 28 marzo 2011

Del perchè Margherita Zanatta è tutte noi

Commenterò ora perchè detta concorrente del Grande Fratello incarni tutte noi, giovani donne abitanti della piccola città e limitrofi. Perchè ha cercato di fare la lotta di classe attraverso i fidanzati, come altre donne, in altre stagioni, avevano fatto attraverso le piazze. Ma non da queste parti, dove il massimo della rivoluzione borghese è uscire un pò con uno meno istruito, magari più giovane, sicuramente meno benestante. Ma, sotto sotto, sapere che quello che il papi sogna (lei lo chiama daddy, dimostrando il deleterio influsso degli sceneggiatori che resero immortale sharon-zampetti su un'intera generazione, ndr) è quello che ogni figlia (modello) cerca. Un buon marito nell'intorno dei 30, di gradevole aspetto e urbano di modi. E sapere che poi finirà così, perchè l'unico uomo che si voglia davvero rendere orgogliose è sempre lui, l'unico che ha costruito con la sua storia - degna sempre di essere raccontata - un modello di famiglia, la famiglia modello. Unica eccezione ammissibile, farsi accompagnare in sala civica, invece che all'altare. (Dov'è che l'ho già sentita questa?) Buona notte...

lunedì 21 marzo 2011

Nuove vite (possibili)

potrebbero essere nuove vite per ilSapo e laManu, in posti nuovi, in posti vecchi con lavori nuovi, in posti vecchi, semplicemnete aggiungendo lavori vecchi a lavori nuovi, in posti non troppo lontanti ma più nuovi. Più della consunta metropoli e della Piccola Città, il cui massimo interesse è per LM ad oggi la biblioteca civica - e (IS insinua) un bibliotecario con gli occhiali troppo gentile. Sposato, dice LM. Anche tu, ribatte IS.

potrebbero essere nuove vite figlie (è la parola esatta, ma fanno molta impressione queste cinque lettere su un foglio) de LM e IS. potrebbero avere gli occhi nocciola, il naso rotondo, i capelli mossi e folti. Ma verrebbero consegnati ad un pianeta sempre più pericolante, ad un paese sempre più strambo, ad un futuro professionale e personale tutto meno che sereno . LM sa che la specie ha sempre scelto occhi buoni e pance rotonde per la propria sopravvivenza. Tuttavia, sul Sapo questi strumenti sembrano avere una grossa presa.
Al di là del razionale: "non gli regaleremmo niente di bello", IS sembra suggerire: "sì, ma lo guadagneremmo noi" (almeno per il primo decennio, ndr) mentre LM riflette, con il consueto entusiasmo che le spalancano scenari insoliti: "un nuovo lavoro, potrei diventare brava a farlo".
potrebbe essere il caso di pensarci su un pò.

lunedì 7 marzo 2011

Regalistica aziendale

LaManu non ce la fa più. Deve confessare. Si tratta di un segreto che ha a che fare con la lei stessa più profonda, con l'immagine di sè che ha costruito negli ultimi anni, con l'immagine che di lei ha il mondo, con la sua coerenza. O meglio, con la sua incapacità a continuare a fingere, con la necessità di rivelarsi, subire l'onta del meritato disonore e ricominciare a provare, giorno dopo giorno, ad essere una persona migliore. Da quando ha scoperto sul suo cranio (davanti, proprio davanti, ndr) dei capelli bianchi - e non vuole essere una scusa, dio, no! LM sa di doversi assumere le sue responsabilità - LaManu riflette sul suo abbigliamento. Lei, la stessa che ha sempre pensato di non doversi vestire, ma coprire. Lei, che da anni professa un guardaroba che si riproponga uguale a sè stesso, pochi pezzi basici, indifferente alla moda e sopratutto allo spreco. Una scelta minimal, nella direzione della sua proverbiale tendenza al risparmio (taccagneria era un pò forte, ndr) e delle sue prospettive politico-filosofiche: riduci, ri-usa, ricicla. Sarà che quest'anno l'inverno è più lungo del solito, sarà l'influsso dell'osservazione (partecipante, ndr) delle colleghe vestite secondo moda o dei colleghi che al contrario se ne astraggono, sarà il dicktat del ruolo, la dittatura del proletariato, o il dettato con le aste della sua maestra delle elementari, anche lei impermeabile alle mode, moglie e madre di ingegneri, ma LM ha comprato delle parigine (!) verdi (!). E si è fatta regalare, con subdole strategie di cui non si è ancora pentita (!!), dei tronchetti di pelo dal Sapo.
Che tristezza, cari i miei 25 lettori. Mai avremmo pensato di dover redigere la cronica di un'historia sì bassa e volgare: LM sabato prossimo andrà a fare shopping da sola.
Di certo, non vuole testimoni. Non sappiamo come andrà a finire, non sappiamo se avremo la forza di tenere la schiena dritta e raccontarlo con l'opportuno tono censorio. Sappiamo solo di avere voglia di un piumino, in un colore pastello, mezzo peso. Di camicie con le righe, bon-ton e maschili. Di abitini di maglia. Di stivali nuovi. Di un'esorcista?!

mercoledì 23 febbraio 2011

il passato è una terra straniera

L'entusiasmo matrimoniale della Manu e del Sapo continua. Nonostante LM, sul quotidiano carro bestiame abbia incontrato splendida testimonial della parte avversa, avvocato matrimonialista a sua volta divorziata, in gran forma nonostante un minore - LM tende ad assumere il gergo dell'interlocutore, ndr - e di quelli ancora in età da non intendere e volere. Il buonumore lavorativo di entrambi continua, gli amici li invitano ad uscire nonostante tendano alla casalinghitudine tipica della vecchia coppia, e come tutti i partiti e le fedi (politiche, religiose, calcistiche) passino le serate a raccontarsi la narratologia fondante, il mitologico momento in cui si sono incontrati e scelti, epurandolo, ovviamente, di quei piccoli dati discordanti...
Come l'ultimo ex della Manu, creatura ancora una volta mitologica, dotato di mezza testa e chilometri di lingua. Con questa immagine raccapricciante la giornata è potenzialmente rovinata, l'appetito completamente. thanks God, siamo a dieta!

martedì 8 febbraio 2011

Tema: hot. Svolgimento: meno!

Un'agenzia per il lavoro della Piccola Città festeggia con una campagna pubblicitaria controversa il proprio successo. Il soggetto è quello di una coppia di fidanzati in tandem; il claim è ispirato ad un motivetto sanremese degli anni ’70: “Chi non lavora non fa l’amore”. Proprio in questi giorni, a livello nazionale si discute del fatti che un giovane su 3 sia disoccupato. laManu e il Sapo sono i due rimanenti. Avendo due lavori a testa, statisticamente, stanno creando un disoccupato ciascuno. Quanto all'amore, sono sempre teneri come la coppia di (progenitori) scimmie, che si spulciano a vicenda. I disoccupati, fuor di metafora, sono i dipendenti dello zoo, che li tengono a stecchetto. Per sintetizzare: LM e IS sono a dieta - statisticamente, più IS che LM - e ognuno sublima come può i morsi della fame...

giovedì 3 febbraio 2011

La famiglia della Manu filosofa

La famiglia di pendolari (copyright assessore regionale alla Mobilità: tariffe sconto per chi abbia sposato un altro pendolare - indirizzare a lui eventuali successive prebende per divorzi legati allo stress da viaggio moltiplicato per 2) della Manu si arricchisce ogni giorno di nuovi e talentuosi elementi. LaManu ricorda ancora quando, molti anni fa, piena di speranze professionali, e di ribellione giovanile, con i Modena City Ramblers nelle orecchie e un fidanzato con casa a Bardo, nello slang del giovane della Torino benissimo del tempo (la Manu è sempre stata un fastello di contraddizioni, cit.) si recava a piedi in ufficio da casa, per farvi rientro la sera. La monotonia di giornate in cui l'itinerario non era che un trasbordo, perchè contava solo la meta. Ora invece, grazie al carrozzone (mai espressione fu più appropriata) della società ex statale (monopolista di fatto) del trasporto su rotaia ogni tragitto è un viaggio, e ogni viaggio è una scoperta. Senza dimenticare che "Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno". Nella casa con affaccio sulla Piccola Città. Se tutto il mondo è paese, e un paese ci vuole, se non altro per andarsene via, il sillogismo si chiude con la lode - sempiterna - della vita pendolare. Filosoficamente, l'eterno ritorno (dell'uguale).

giovedì 20 gennaio 2011

LaManu ringrazia

Questa mattina, giungendo con la gonna country sul carro bestiame (outfit western, ndr) nella metropoli, LM ha avuto modo, nel discorrere amabilmente con la NuovaVicina, che la sta introducendo al magico mondo del fashion, e un'esemplare biondo di PendolareFunzionariaBancaria (esemplare di una specie condannata al pendolarismo, mi dicono, giacchè pare che nell'ambiente finanziario sia l'avvicinamento il vero esilio) . Il discorso è caduto sulla (dis)organizzazione domestica dei nostri (già) conviventi, e si è svolto più o meno in questi termini.
PFB: "Chi cucina, da voi?"
NV: "IlSapo, si sente infatti un ottimo profumo salendo le scale"
LM (rossore virginale, tra l'imbarazzo e l'orgoglio)
PFB: "Poi tu lavi i piatti::"
LM (rossore che vira verso l'imbarazzo) :"Veramente no, li lava IS la mattina..:"
PFB: "Si sveglia presto per andare a lavorare?"
LM (imbarazzo pieno): "Veramente no, si sveglia per prepararmi la colazione..."
PFB: "E chi fa la spesa?"
LM (il rosso virginale è scomparso, il colore è più simile al bluastro livido degli affogati): "...IS"
PFB: "Lavare, stirare?"
LM (che intravede un margine) "lavare..."
PFB: "Già, lava la lavatrice"
LM: "Stirare al momento (che si protrae da un paio d'anni, dnr) non stira nessuno, ma io non avrei nulla da stirare (lo sguardo di PFB percorre rapidamente gli stracci di cui si copre LM, e annuisce vigorosamente) quindi IS stira le sue cose..."
PFB: "E tu?"
LM (labbra violacee, incarnato blu): "Faccio le pulizie..."
PFB: "Tutto il sabato?"
LM (respirando a fatica): "No, mezza giornata".
PFB: "E dove si trovano fidanzati così?"
LM (rinfrancata): "Non si trovano baby, si coltivano"

martedì 11 gennaio 2011

Un nuovo regiù per la Piccola Città

regiù (lombardismo) reggitore. LM e IS annunciano festanti a eventuali lettori perplessi che la crisi cittadina non si è, come pareva paventare il post precedente, riverberata sulla gioia della loro unione. Anzi, di ritorno da una fujtina nel Paese centrale, sono tornati alla Piccola Città carichi ed entusiasti, pronti a gettarsi ognuno nella sua mischia privata. LM nella palestra, IS a caccia di politici corrotti e corruttori, entrambi a contare i giorni che li separano dalle incumbent(più incombenti che imminenti, ndr) elezioni comunali.