martedì 22 novembre 2011

Il senso sociale della Manu e del Sapo

LM e IS hanno compilato tempestivamente il questionario generale della popolazione. Non già per timore dell'orrida pena pecuniaria, nè perchè avevano ricevuto la versione breve -completata una volta chiarito che sono italiani per nascita e possiedono alti titoli di studio (IS: "ma come non si prevede: laurea o cultura equivalente? sgrunf!") ma per senso civico. Rispondendo a domande banali e impersonali, seppur poste da un soggetto (statale)distante ma che dovrebbe conoscerli.
Orbene, di questi tempi soggetti vicini e lontani, ma che simmetricamente dovrebbero conoscerli, almeno un pò, e oltre ai natali conoscerne l'ottocentesca ritrosia e il rossore che imporpora le guance (LM) o il gusto per la risposta brusca, secca, spiazzante (IS) pongono in maniera altrettanto banale e impersonale una domanda assai più delicata, legata a eventuali eredi dei nuovi 55 mq arredati svedesi e del cognome così genuinamente padano (a chi piaccia la dizione). Ma anche alla tempistica di smistamento prevista per la pratica.
LM e IS sperano di essere ancora in grado riconoscere chi ci tenga davvero a loro e chi invece voglia solo aggiornare un grosso file con le modifiche sopravvenute all'umanità_rev.n (data, ora). Ma consiglierebbero (se mai sapesse l'indirizzo e qdi passasse di qui) chi preferisca, anche solo per brevità, evitare di addentrarsi mani e piedi nel ginepraio delle loro convinzioni più profonde (che spaziano dalla legge 40 al riconoscimento giuridico della religione cattolica nelle scuole di stato) a non porre la domanda.
Ai più fortunati risponderebbe LM con i suoi saggi sull'importanza della completezza della cartella clinica - per i profani: Muco, questo sconosciuto. E vorrei che rimanesse tale!
Ai meno, IS. E ripeto, sarebbero davvero, poco fortunati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ripeto che la risposta passpartout è: mio marito è ancora troppo giovane per pensare a queste cose...
:-P