lunedì 7 settembre 2009

del perchè La Piccola Città è metonimia del Piccolo Paese

Perchè con gli oneri di urbanizzazione costruiamo rotonde, e non nuovi parchi. Perchè nell'amministrazione ci sono persone troppo legate alle strisce bianche, e altre che col denaro pubblico videochiamano le amiche del cuore - e anche di altri organi cui non vogliamo nemmeno pensare, sono o non sono una Signora?. Perchè da più parti ci si interroga sui limiti della libertà di stampa e di inchiesta, e tante libertà di tanti soggetti diversi si aggrovigliano, tanto, finchè tutte - dalla libertà di bere una birra a passeggio la sera se fa caldo, a quella di dare o ricevere "un aiutino dal pubblico" - con oggetto la casa, o "da casa" con oggetto il (suolo) pubblico, diventano la stessa, e LaManu perde capo, e coda, e Roma e Toma, ma mai il sonno, anche se c'è chi vive nella paranoia, chi vede il complotto e chi si fa i fatti suoi campa 100 anni (3, tutte donne, nella P.C. Vicina).

2 commenti:

AK63953 ha detto...

"Weil Brecht ist Brecht, und ich bin eine Dame", direbbe l'insegnante di tedesco di Paolo Rumiz... o anche "Ich bin kein Berliner", come direbbe il Primo Cittadino grigio a strisce bianche - ma dal cielo non ancora a scacchi - della Piccola Città grigia a strisce nere...

Anonimo ha detto...

Tecnicamente parlando sei una Signorina...a questo solo il Sapo può porre rimedio...

Io sto formulando l'ipotesi di introdurmi nel Grande Inganno, cercando la mimesi completa con ciò che ci circonda per poi, sul finire di carriera esplodere in un attentato mistico che nessuno si potrebbe mai aspettare.

Sto cominciando così: Papi è proprio un grand uomo... un homo novus, un imprenditore che si è fatto da sè e ha fatto per tre...

Sono sicura che presto arriverò alla parabola della moltiplicazione dei pani e dei canali tv, completamente immedesimata.