martedì 26 agosto 2008

Storia di Nina G. - Posta laManu

Sono nata nella Piccola Città. In una famiglia allegra e rumorosa. Molto allegra, molto rumorosa. Sono cresciuta con i miei due gratellini. Scurissimi loro, biondina io. Color miele, dicevano per lusingarmi. Ma quali lusinghe. Ero un maschiaccio, una teppa. Gare ad arrampicarsi sugli alberi, a girare per cortili semideserti, nell'estate calda della Piccola Città. La mia prima estate da grande. A dover crescere per forza, un pò per la trascuratezza degli adulti. Ma, a cercare, qualcosa da mettere sotto i denti si trova sempre. Mi sembrava tutto bellissimo finchè non ho incontrato Lui. Mi ha affascinata. Tanto più grande di me e così pieno di attenzioni. Essere accarezzata e scoprire punti del mio corpo che nemmeno conoscevo. La curva delle orecchie... e così sono salita in casa sua. Era tutto così nuovo. Incantevole, come una voce dolce, ma anche spaventoso come l'inatteso. Mi chiedevo: vale la pena barattare la propria libertà - altri posti, tutto un mondo là fuori - per pasti regolari e un abbraccio quando Lui ha un momento libero?
Stanotte ero alla finestra, non riuscivo a prendere sonno. Poi è arrivata Lei. Ci siamo guardate per un istante solo. Ma negli occhi. Nocciola lei, blu cielo io. Come in uno specchio ho visto la mia paura, il mio desiderio. E mi sono buttata di sotto. Io. Lei è tornata da lui.

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Stanotte Nina è andata via. Confermando di essere stata la mia gattina

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